Viviani al centro del mondo

Foligno. Esci dalla stazione e stai già al triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Te lo fai tutto per ispezionare il percorso. Ai 300 metri dal traguardo ci sono i panini. Un’ampia semicurva a 200 metri interrompe il lungo rettilineo d’arrivo della terza tappa della Tirreno-Adriatico. Ancora non c’è nessuno, solo personale addetto all’organizzazione. Le informazioni sul quartier tappa con sede al palasport ci vengono date da un addetto della RCS che poi ci chiede se siamo del posto. Voleva una dritta su qualche ristorantino. Ciò a conferma che il primo pensiero di tutti è proprio il magnà.

Al Palapaternesi ci si arriva attraversando un ponticello sul fiume Topino, così stretto, ma così stretto che pure il senso alternato è un affronto per il miglior automobilista, che il fatto che è pure pedonale porta a rischio attacco di panico. Il clima però è ottimo. Rispetto a qualche anno fa, quando faceva un tempo da cani, oggi a Foligno è primavera. Sarà per il  riscaldamento globale. L’avvistamento del van Gazzetta di Giuseppe Santucci, il ritiro del pass, un pranzo al vapoforno. Poi il lungo appostamento ai 100 metri dal traguardo.

Non ci voleva tanto, ma se c’è una cosa che negli anni è migliorata, è la compilation della RCS. Nell’ordine, irrompe Ben Harper, poi la povera Dolores O’Riordan canta Dreams, gli U2 con “In the name of love” e “I want to break free”, Queen. Forse è cambiato il dj. Quindi è il momento della sfilata di figuranti vestiti in abiti seicenteschi.

Ciclisticamente si batte la fiacca. Una fuga di giornata che prende un vantaggio massimo di 4 minuti, viene ripresa a 4 km dall’arrivo. Quando manca poco al finale, lo speaker, nella figura dello storico Stefano Bertolotti, si rivolge al pubblico. Un avviso che dovrebbe essere sottinteso, ma visto quello che è già successo a Lido di Camaiore, non è affatto superfluo: state attenti, non sporgetevi, non usate stik per i cellulari, i corridori sono persone che stanno lavorando. Amen. Arrivano. Peter Sagan lancia lo sprint ma è Elia Viviani a vincere la sua prima tappa alla Tirreno-Adriatico davanti allo slovacco. Terzo Gaviria. Yates ancora leader in maglia azzurra. Premiazioni e rapida smobilitazione. E’ brutto dirlo ma De Luca e Ballan non se li fila nessuno. Che tempi quando la gente affollava i mezzi RAI per farsi le foto con Cassani! Domattina si riparte da qui. Buonanotte, Foligno.

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