SportMag nasce nel 2010 dalle ceneri di un blog che riscosse, nel suo piccolo, una certa fortuna, si chiamava FreeSport. Raccoglieva commenti disinvolti su ciclismo, calcio e rugby in un mondo in cui l’online era ancora terra di pochi.
SportMag è un settimanale che non sta sull’ultima notizia e che lascia ai competitors la guerra dei click. Farete una capatina su SportMag se volete conoscere le storie di persone e luoghi che fanno lo sport, se cercate qualche curiosità o qualche commento moderatamente tecnico. Poi, se pensate che la linea editoriale sia nettamente sbilanciata verso il ciclismo professionistico e che si sarebbe dovuto chiamare CicloMag, avete ragione.
SportMag è “l’altra faccia dello sport” perché non lo racconta in modo esasperato, ma il più possibile sereno e spassoso. SportMag è un po’ come il circo che arriva nel quartiere di periferia, dove la ragazza che stacca i biglietti all’ingresso fa anche il numero con le scimmie e volteggia sul trapezio. Insomma, per ora, me la canto e me la suono. E sì, sembra un po’ un’acrobazia.
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