Santo Tour Down Under

CiclismoPotremmo pure star qui a parlare di salbutamolo, attese di squalifiche, ipotesi di programmi della stagione dei campioni  e invece andiamo sul sicuro e facciamo un salto in Australia. Ecco il ventesimo Tour Down Under che lo sponsor della compagnia petrolifera ha chiamato Santos Tour Down Under ma che per noi è il Santo Tour Down Under perché come tutti gli anni ci riporta alle corse, riapre i giochi, fa ripartire la giostra delle due ruote.

E a guardare la starting list ti accorgi che gente come Sagan, per fare il mostro quando la stagione entrerà nel vivo, è già con le valigie pronte per andare laggiù a gennaio a pedalare al caldo. Occorre evidenziarlo. Squadra di punta la BMC che schiera i due uomini di casa Richie Porte, vincitore l’anno scorso, e Simon Gerrans che di Tour Down Under ne ha collezionati ben quattro. Folta anche la pattuglia degli italiani, sfusi qua e là, tra i quali spiccano uomini veloci come il nostro caro campione olimpico Elia Viviani (Quick Step Floors), Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Oscar Gatto (Astana Pro Team), come pure uomini che cercano una stagione di riscatto, vedi Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida).

Si comincia domenica 14 gennaio con una frazione che non fa classifica, chiamata People’s choice classic, 50 km in circuito che servono solo da anteprima e per entrare nel clima: una festa organizzata nell’East End di Adelaide. Seguono le 6 tappe vere e proprie, dal 16 al 21 gennaio, tutte nella zona attorno ad Adelaide. Già la seconda frazione si presenta piuttosto nervosa, con sali e scendi continui e un finale a circuito. Le più impegnative saranno la quarta e la quinta tappa, con qualche ascesa più impegnativa nel finale.

I protagonisti: ci sono; l’effetto estate: c’è; il cucciolo di canguro per le foto di rito: ormai sarà nato. Poi dite che non è un Santo Tour Down Under…

Laura Carletti

Lupacchiotti al voto

Sotto queste festività natalizie sono in corso votazioni online. Non sono quelle dei grillini sul sito dei pentastellati, sono quelle dei lupacchiotti sul sito dell’AS Roma. Si chiude un anno e bisogna fare il bilancio, la parola al popolo, giallorosso, impegnato, sempre attivo, nel cervello solo la Roma. La bella iniziativa si chiama Roma Awards 2017 e propone un domandone al giorno.
Durante la corsa all’ultimo regalo, il 23 dicembre, la gente impazzita per le strade della capitale, “cosa le compro?” “Le piacerà?” lasciano il tempo che trovano di fronte alla domanda “Qual è stato secondo voi il miglior giovane della Roma nel 2017?” In nomination Cenzig, Emerson, Gerson e Pellegrini. Il giorno della vigilia la domanda arriva prima del cenone: “Chi è stato il miglior acquisto nel 2017?” Cenzig, Defrel, Gonalons, Grenier, Karsdorp, Kolarov, Moreno, Pellegrini o Schick? Risposta così facile che fai click senza nemmeno smettere di friggere. A Natale e a Santo Stefano il romanista a stomaco pieno attende sul divano di poter esprimere il suo parere sulla questione “squadra del cuore”. E nell’ordine escono le domande: “Chi è stato il miglior giallorosso dell’anno?” e “Vota la miglior prestazione individuale dell’anno”. Mica facili facili queste. Oggi, sotto gli ombrelli bagnati di Roma, si ragiona sulla miglior partita e forse ne avremo anche nei prossimi giorni.

Siete ancora in tempo per votare in ogni sondaggio e occhio perché Florenzi ha già detto la sua su tutto. Scegliete voi se farvi o non farvi influenzare.

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Laura Carletti