Hrvoje Jurić, da un amore per la bici nato per caso al giro del mondo in e-bike: il Giant World Tour

“Ogni viaggio e ogni chilometro di strada sconosciuta ti cambieranno”

A dirlo è un trentaquattrenne di Vrbica, un piccolissimo paese nel nord-est della Croazia. Hrvoje Jurić a metà del 2019, dopo tre anni di preparativi, è partito per un viaggio con la sua bicicletta elettrica: da Zagabria a Vladivostok, poi attraverso tutta l’Australia, il Nord America – da Anchorage nell’Alaska a Halifax in Nuova Scozia – per poi tornare in Europa e pedalare da Lisbona a Zagabria. Ha percorso un totale di 29.061 chilometri, in 133 giorni, 6 ore e 3 minuti. Con questo giretto, chiamato ufficialmente “Giant World Tour“, è entrato nel Guinness dei primati per essere stato il primo ad aver fatto il giro del mondo con una bicicletta elettrica. Ma questa è solo parte della storia, perché a colpire è anche tutto quello che c’è stato prima e dopo questa cavalcata da record.

 

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“Era il 2011. Avevo bisogno di una pausa e di un nuovo inizio”

Oggi Hrvoje è un escursionista, appassionato di fotografia, scrive dei suoi viaggi ed è molto seguito sui social. Ma all’inizio, abbandonati gli studi di economia, Hrvoje non era per niente soddisfatto della brutta piega che stava prendendo la sua vita. Per un periodo fece contemporaneamente tre lavori: giornalista, operaio e scaffalista nei negozi. Era stanco e per niente felice.

“Era il 2011. Avevo bisogno di una pausa e di un nuovo inizio.” I primi di agosto di quell’anno prese la bicicletta del fratello, un catorcio vecchio di 30 anni, e con pochi soldi e poca esperienza pedalò da Vrbica a Pola e ritorno. A quei tempi, Hrvoje del ciclismo non sapeva proprio niente e fino a quel momento non aveva mai pensato alla bicicletta. Quella prima esperienza on the road, però, gli aveva fatto intravedere uno spiraglio per cambiare, per ampliare i propri orizzonti e lasciarsi dietro tanti problemi. “Uscire dalla zona di confort ed entrare nell’ignoto non era niente male”. Quello è stato il primo dei suoi viaggi che l’avrebbero portato in giro per l’Europa e per il mondo.

Cominciano i suoi grandi giri per l’Europa

Nel 2012 pedalò attraverso 11 Paesi d’Europa per 104 giorni e al suo ritorno scrisse e auto-pubblicò il suo primo diario di viaggio. Si guadagnò così lo sponsor Giant, che ancora oggi lo supporta e segue nelle sue spedizioni. Incoraggiato più che mai, con una Giant Expedition AT1, l’anno successivo partì da Vrbice, attraversò le Alpi e puntò dritto per NordKapp, all’estremo più settentrionale della Norvegia e dell’Europa continentale: 4500 chilometri in meno di 80 giorni. Le Alpi le mise nel mirino nel 2014. Tutte le Alpi, dalla Slovenia alla Francia: in 52 giorni scalò 23 passi, di cui 16 oltre i 2000 metri. Al ritorno finì pure in ospedale in stato ipoglicemico e dimagrito di 12 chili. Poi sono venute altre spedizioni, nella neve della Norvegia a -20 gradi, giri della Croazia in compagnia di altri cicloamatori e, nel 2017, un appassionante viaggio umanitario da Londra a Istanbul chiamato “Together we can”, con il quale è stata promossa una campagna di crowdfunding per comprare beni di prima necessità per famiglie bisognose. Anni di preparazione durante i quali Hrvoje ha pensato sempre più in grande, fino a ideare il giro del mondo in e-bike.

Tre anni di preparativi per il progetto “Giant World Tour”

“Era diventata un’ossessione. Mi allenavo sei ore al giorno, anche facendo nuoto e mezze maratone. Avevo perso improvvisamente i miei genitori e volevo vincere per loro questa grande sfida”. Giugno 2019. Per l’occasione, Giant Bicycles gli ha messo a disposizione una bici elettrica personalizzata Revolt E+ e un gruppo di persone speciali l’ha aiutato nella lunga definizione del viaggio. Poi finalmente, è partito. Ha attraversato gli otto fusi orari della Russia, ha pedalato nella neve in Australia, e in Canada ha avvistato orsi e bisonti. Racconta che la maggiore difficoltà che ha affrontato è stato pedalare tra i grandi automezzi che sfrecciavano lungo l’unica strada asfaltata di 10.000 chilometri che unisce St. Pietroburgo a Mosca. Poi il fuso orario, che gli toglieva un’ora di sonno ogni due o tre giorni.

 

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A seguirlo c’era una macchina d’appoggio per ogni evenienza e la sua cagnolona, Ena, che in altre occasioni è anche abituata a viaggiare felice trainata dalla bici nell’apposito trasportino. “Ena ormai è la mia famiglia, noi due siamo una squadra e non so più fare progetti che non la coinvolgano insieme a me.”

 

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Il racconto del viaggio nel suo libro fotografico “Na rubu”

Al ritorno da questa avventura Hrvoje è andato a tirare un po’ il fiato a Dane, nel Nord dell’Istria, ospite nel cottage di un amico. È un posto che ormai fa parte della sua vita, in cui torna spesso, dove ha vissuto i momenti più difficili, ma dove ha anche saputo riprendere in mano la sua esistenza. Lì ha scritto la storia del suo viaggio, “Na rubu”, traducibile letteralmente con “Al limite”. Se il titolo da una parte evoca l’andare a tutta, dall’altra Hrvoje spiega che per lui indica anche quella metaforica passeggiata che fece sul ciglio del burrone – quella ricerca di sé stesso e quel ritrovarsi – avvenuta proprio lì a Dane. In questo libro fotografico, con testo e circa 160 fotografie, Hrvoje racconta l’intera preparazione del Giant World Tour, l’organizzazione del viaggio, le centinaia di chilometri percorsi ogni giorno, quanto ha contato la sua forma fisica e mentale e anche cosa è successo quando il viaggio è finito. Il libro contiene inoltre le mappe con il percorso e informazioni sulle tappe.

 

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Visto che poi ha rimandato diverse volte l’uscita del libro causa COVID-19, c’è stato il tempo per aggiungere un’appendice che riguarda il suo ultimo progetto appena terminato: “Via Adriatica Bike“. La scorsa estate Hrvoje ha percorso, tracciato e documentato per tutti gli appassionati l’itinerario ciclabile più lungo della Croazia, 1300 chilometri con più di 20.000 metri di dislivello che si estende lungo la costa adriatica, da Prevlaka – al confine col Montenegro – a Kamenjak – a sud di Pola.

E a questo punto il fotolibro racconta anche una storia d’amore che Hrvoje chiama “il puntino sulla i” di tutte queste ultime avventure. Durante la sua esplorazione lungo l’Adriatico, arrivato con Ena al porto di Plomin, un grosso border collie è corso verso di loro e ha immediatamente cominciato a giocare con Ena che sembrava impazzita. Falliti tutti i tentativi di allontanarlo e  assicuratosi che il padrone non poteva prendersi cura di lui, l’unica cosa possibile era adottarlo.

 

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E fu così che Max è tornato a casa con loro. I due cani seguono ovunque il padrone famoso, anche nelle ospitate in tv, e sono diventati delle vere e proprie star e influencer sui social. Poi, in questo nuovo anno, Max dovrà vedersela con i primi test di viaggio, fino a verificare come se la cava sulle lunghe distanze.

Intanto, in questi giorni Hrvoje li ha eccezionalmente caricati in macchina insieme a pile di libri. Sta infatti girando in lungo e in largo la Croazia per consegnare di persona la sua opera ai suoi tanti follower e lettori ormai affezionati. Solo per chi vive proprio fuori mano, la spedizione è garantita via posta.

Laura Carletti

 

Per approfondire:

Giant World Tour

Giant Bicycles US

Twitter @konjos

Instagram @hrvoje_juric

Facebook Hrvoje Jurić ; @GiantWorldTour

 

Giro dei 4 Passi: oltre alla bici c’è di più

Da qualche settimana, lungo la strada che serpeggia tra le montagne di Pioraco e Sefro, erano stati notati tanti bei segnali con su la scritta “Strada frequentata da ciclisti”. E’ vero, si sono sempre incontrati in zona cicloamatori di ogni età, più o meno credibili, più o meno in forma, ma tutti assai volenterosi. Forse quest’anno se ne aspettano di più, magari invogliati dalla pubblicità di Nibali. Questo è stato il primo pensiero. Ma in realtà c’è altra carne al fuoco.

A Fiuminata, paese dell’entroterra maceratese, venerdì 31 luglio si è tenuto un incontro sul tema “La montagna per tutti”. In Piazza Giacomo Leopardi è stata illustrata la Carta dei Sentieri dell’Alta Valle del Potenza, a cura della Monti Editore ma, soprattutto, è stato presentato il Giro dei 4 Passi. Ecco svelata la chicca per gli appassionati cicloamatori.

Il Giro dei 4 Passi è un percorso cicloturistico permanente di 67 Km che collega i comuni di Fiuminata, Pioraco e Sefro in un unico anello, immerso nella natura incontaminata, tra i panorami mozzafiato di questo angolo di Appennini.

Salita Sefro/Montelago
Salita Sefro/Montelago

Roberto Giuli e Alessandro Casoni del Gruppo Ciclistico Alta Valle del Potenza hanno descritto l’iniziativa. L’idea del Giro dei 4 Passi è nata in seno all’associazione ciclistica “Alta Valle del Potenza” e non poteva essere realizzata senza la collaborazione delle istituzioni, i comuni di Fiuminata, Pioraco e Sefro che a più riprese vengono ringraziati per la fiducia e per il lavoro fatto insieme.

Il Giro può essere cominciato a scelta da uno dei tre paesi e ciascuno è una tappa del percorso”, spiega Giuli. “Si ritira un ticket presso il bar di riferimento e a ogni tappa verrà applicato un timbro che certifica l’avvenuto passaggio”.
Preparatevi, le asperità da affrontare sono Monte Vermenone, Montelago, Monte Camorlo e Monte Gemmo. Il percorso, immerso in boschi, forre e praterie, prevede tra l’altro, single track, salite brecciate, discese a scelta (tecniche per i più abili, o con alternativa più facile per i meno esperti).

Abbiamo avuto un forte appoggio anche da parte delle comunanze agrarie che ci hanno indicato tutte le fonti e i rifugi, quindi il percorso è interamente segnalato e scaricabile online”, continua Giuli. L’obiettivo, attraverso il Giro dei 4 Passi, è quello di portare turismo in questi territori, portare le famiglie a trascorrere il loro tempo nella natura, a pranzare nei nostri ristoranti, a far loro scoprire la bellezza di questi posti e le tante possibilità che offrono”.

Casoni mette in luce già i primi risultati: 43.000 visualizzazioni del video promozionale in due settimane e quasi 200 bikers che hanno portato a termine il giro. Un successo che, pur sapendo quanto questi luoghi offrono, nessuno credeva di raggiungere così velocemente. “Dietro c’è tanto lavoro e tanta responsabilità. La nostra associazione Alta Valle del Potenza, affiliata alla Federazione Ciclistica Italiana, è ormai una realtà piuttosto importante e ci stiamo guadagnando uno spazio di rilevo”, spiega. “Per di più il percorso è compatibile con altre attività come il trekking o il nordic walking”.

Le ricadute, anche in termini economici, che questa iniziativa può avere per il territorio sono tante. Per ora i commercianti del luogo sono i primi che stanno beneficiando di questo afflusso di sportivi, degno dei noti centri dolomitici. Ma Casoni amplia la prospettiva. “Il Giro dei 4 Passi è una piattaforma su cui si può sicuramente investire: costruire bike hotel, creare punti di noleggio delle bici, mettere a disposizione box con meccanici specializzati, realizzare con i nutrizionisti menù ad hoc per gli sportivi e mettere in risalto i prodotti enogastronimici a chilometro zero”. Chi più ne ha, più ne metta.

I complimenti arrivano copiosi anche da Carlo Pasqualini, presidente del Comitato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana, che prende la parola e si dice entusiasta per l’iniziativa. Pasqualini, che ha dedicato da sempre molto tempo al settore giovanile, rileva che l’unica nota dolente per l’entroterra marchigiano è, ad oggi, la mancanza di scuole di ciclismo. “La Federazione in questo può dare una grossa mano e mira ad entrare anche nella scuole con appositi programmi con il Ministero dell’Istruzione, al fine di garantire un’offerta sportiva importante per i ragazzi”.

Intanto da queste parti qualcosa si muove. Giuli getta il cuore oltre l’ostacolo e pensa anche al futuro. “Quest’anno avremmo voluto lanciare il Giro con una marathon, ma causa COVID l’abbiamo rinviata al 2021. C’è poi la possibilità di unire i nostri percorsi con quelli bellissimi di Esanatoglia e quindi fare le valli dello Scarsito del Potenza e dell’Esino. Sarebbe un sogno”.

Insomma, se avete intenzione di passare con la bici da queste parti, sappiate che il Gruppo Ciclistico Alta Valle del Potenza accoglie tutti con passione e, se vorrete, vi scorterà come guide turistiche durante le vostre pedalate. Tutto gratuitamente. E poi, portato a termine il vostro Giro dei 4 Passi, non dimenticate di ritirare l’attestato: una pregiata filigrana artistica prodotta a mano dalla Bottega della Carta.

Di seguito i link per tutte le informazioni.

Laura Carletti

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