Filippo Ganna è il primo campione del mondo italiano a cronometro

Il percorso della cronometro mondiale di Imola

L’arrivo è sulla griglia di partenza, ma contromano. I corridori imboccano la Tosa verso le due varianti per poi infilarsi nel rettilineo e prendere la bandiera a scacchi. La crono mondiale, l’abbiamo visto già con le ragazze, non è una passeggiata. 31,7 km che iniziano e finiscono nell’autodromo di Imola, un avanti e indietro veloce con rischio vento e oggi, per un po’,  anche rischio pioggia. Pare che il tempo si faccia nella prima parte, all’andata verso Casalfiumanese con la strada che sale tutta leggermente per 15 km e poi  il tempo lo fermi lì, a Borgo Tossignano, per l’intermedio. Nella discesa e negli strappetti verso l’autodromo però sarà importante sapersi gestire, evitare ogni tipo di problema, folata, sbandata, evitare di cadere giù come ieri la Dygert, che si è catapultata di sotto, oltre il guard rail quando era in testa e lanciata verso il suo bis iridato. E soprattutto, per tutti i 31,7 km, evitare di distrarsi per il paesaggio, le colline dalle diverse tonalità di verdi, verdi intensi, verdi giallastri, le stradine che serpeggiano i loro fianchi morbidi decorate da file di cipressi. Tutto questo lasciamolo alla regia internazionale franco-svizzera che riempirà gli occhi dei telespettatori sparsi per il mondo. Però, ad un certo punto e fino quasi a metà gara, i tifosi italiani si trasformano tutti in Fiorenza, la ragazza hippie di Un sacco bello, compreso l’ex campione del mondo Ballan che in cronaca ha espresso con parole gentili il concetto: “Sì, però pure la campagna, dopo un po’, du’ palle”.

Gli occhi sulla corsa dei due italiani

Affini, vogliamo vedere Edoardo Affini. È primo all’intermedio, dimenticato da moto ed elicotteri impegnati in campi lunghi e lunghissimi. Finalmente inquadrato dalle telecamere sul traguardo. Primo con 37’25’’. E ci rimarrà un po’ lì a friggere sulla hot seat. Una mezzora, finché non arriva Geraint Thomas. Finirà quattordicesimo.

La nostra seconda pedina, che poi sarebbe la prima, per la corsa contro il tempo è Filippo Ganna, un favorito. È appena partito. Ha vinto già quattro volte l’oro, ma su pista. L’Italia non ha mai piazzato il colpo grosso su strada e quest’anno, in questo mondiale arrivato in casa poco più di 20 giorni fa, caricato all’improvviso sulle spalle di un’organizzazione impeccabile, chissà che non sia la volta buona. Ganna parte dopo van Aert, Kung, Dumoulin e prima di Dennis, il campione in carica. Da un certo punto in poi, arrivano a Pancani, e solo a lui, i rilevamenti live, come quelli che prova a fare Saligari sulle salite del Tour, ma più ufficiali. Parlerebbero di una splendida cavalcata di Ganna verso la vittoria. Ma lui, che i numeri nemmeno gli piacciono tanto, non ci crede e chiude tutto. Quindi, quello che fa fede è il colore del quadratino dei tempi in sovrimpressione: verde finché si è in vantaggio, rosso quando si accumula ritardo. E gli occhi sono tutti lì. Verde, rosso. Verde, rosso.

Intermedio. Ganna: verde. Dennis: rosso. Traguardo. Van Aert: verde. Ganna: verde. Dennis: rossissimo. È fatta. È vero. Paga nella seconda parte il campione australiano che si ferma al quinto posto a 39’’. Dumoulin sprofonda decimo a 1’14’’. Dobbiamo crederci che il piemontese si prende la prima medaglia d’oro per l’Italia nella storia delle cronometro mondiali. Argento a van Aert e bronzo allo svizzero Kung.

Filippo è bello sul podio con la maglia già vestita e la medaglia al collo come da procedura Covid. Ora con questa maglia correrà la cronometro d’apertura del Giro d’Italia a Palermo, sabato prossimo. Forse fino a sabato non se la toglierà più. Poi ha detto che spera di svestirla per indossare direttamente quella rosa. “Una lucida follia”, la sua, alla portata, lì da cogliere. E che gli vada bene. Una lucida follia, come  Di Rocco ha chiamato goliardicamente tutta questa avventura organizzativa di #Imola2020. Che prosegua bene così. Da domani le prove in linea.

Laura Carletti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *